MILANO – Le nanotecnologie potrebbero essere il volano per far rientrare in Italia i cervelli ‘in fuga’. Il primo ad averne approfittato e’ Francesco Stellacci, che da quasi 10 anni lavora sull’infinitamente piccolo al Mit di Boston, ma che ora torna in Italia per dirigere il neonato Centro europeo di nanomedicina (Cen) di Milano. Il Cen e’ stato fondato da 10 centri di ricerca lombardi, guidati dall’Istituto neurologico Besta, con l’obiettivo di sviluppare nuove armi per la prevenzione, la diagnosi e la cura di tumori, malattie cardiovascolari e neurologiche. Il Centro e’ finanziato con 6,6 milioni di euro dalla Regione Lombardia, piu’ 2,2 milioni provenienti dagli altri soci. ?Stellacci e’ un giovane ricercatore – ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni – ma e’ gia’ noto a livello mondiale, ed e’ stato insignito di 12 premi internazionali. Ha deciso di tornare in Italia e mettere a disposizione le sue competenze. Noi vogliamo che i migliori cervelli italiani diano il meglio di se’ in tutto il mondo; ma che prendano in considerazione il tornare da noi e’ ancora piu’ positivo”. Con la nascita del Cen ”si realizza un sogno che ho da piu’ di 10 anni – ha detto Stellacci – la ricerca e’ una componente importante della societa’, uno dei motori dell’economia nel mondo sviluppato. Con il nostro lavoro speriamo di poter insegnare a tutto il sistema Italia come si fa ricerca al massimo livello. Questo centro ha iniziato nel modo migliore: stiamo gia’ lavorando a un nuovo sistema di farmaci per il cancro al cervello, e contro il morbo della mucca pazza”. Il Cen non avra’ una struttura fissa, ma si appoggera’ ai laboratori del Campus Ifom-Ieo, e quindi ”i suoi costi fissi sono ridotti al minimo – hanno concluso i responsabili -: tutti i soldi che vengono risparmiati serviranno a reclutare ricercatori”.
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