Iavarone, al via test per colpire ‘cupola’ dei geni

ROMA – Dopo aver scoperto alcuni geni chiave
che regolano l’aggressivita’ di uno dei piu’ devastanti tumori
del cervello (soprattutto nei bambini), il glioblastoma,
obiettivo del gruppo dello scienziato Antonio Iavarone, presso
il Columbia University Medical Center di New York, e’ mettere a
punto terapie personalizzate che colpiscano al cuore il tumore,
bersagliando questi geni che sono la ‘cupola’ che organizza
tutti gli altri geni coinvolti nel tumore.
   Lo scienziato italiano nato a Benevento e che lavora da 10
anni negli Stati Uniti, e’ in Italia in questi giorni per
partecipare alla conferenza sulla ricerca sanitaria che si
svolgera’ a Cernobbio.
  ”Dopo avere scoperto alcuni di questi geni nel sottotipo
mesenchimale di glioblastoma – ha spiegato Iavarone – abbiamo
cominciato in collaborazione con altri centri, fra cui
l’universita’ di Harvard e la Novartis lo screening dei composti
chimici per bersagliare questi geni e bloccare la funzione delle
proteine che questi esprimono”. Il progetto, ha sottolineato,
nasce nell’ambito di uno dei piu’ grandi consorzi del National
Cancer Institute degli Stati Uniti, di cui fa parte la Columbia
University, e si avvale di un ingente finanziamento da parte
dell’amministrazione Obama. Il primo passo del lavoro e’
ottenere le staminali di queste forme di tumori immerg o le
cellule tumorali in un cocktail di geni che le fa regredire allo
stato di ‘bambine’, dopo con l’aiuto degli esperti di
bioinformatica guidati da un altro italiano, Andrea Califano, si
cercano i geni capaci di ritrasformarle in adulte, che sono
anche i ‘master regulators’, ovvero i principali regolatori
dello sviluppo del tumore. Questi geni, vere e proprie centrali
di controllo tumorali, non sono gli stessi per tutti i pazienti,
l’obiettivo e’ arrivare a una cura di volta in volta su misura
grazie a una tecnica che permetta velocemente da un lato di
cercare i geni nei pazienti e dall’altro di selezionare i
composti giusti per attaccare i geni e annientarli.

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