PISA – E’ l’oncologia molecolare la nuova frontiera della sfida contro il cancro.
Se ne e’ discusso oggi a Pisa nel dibattito promosso dall’Airc, nell’ambito delle giornate nazionali della ricerca, al quale hanno partecipato l’ocrinologo Aldo Pinchera, la scritrice Barbara Alberti e la vicepresidente toscana dell’Airc, Cornelia Laino Mori.
Nell’incontro, seguito da circa duecento studenti universitari e medi superiori nell’aula magna della Sapienza, Pinchera ha illustrato ”i progressi della ricerca scientifica che oggi permette di riconoscere i diversi tumori e adottare terapie mirate per curarli”. Cornelia Laino ha invece ricordato l’importanza della chimica molecolare ”grazie alla quale i progressi fatti sono enormi e permettono di essere sempre piu’ vicini al nostro traguardo: la sconfitta del cancro”. ”Oggi pero’ – ha aggiunto – possiamo gia’ fare locandine come quella scelta per il nostro dibattito odierno nella quale abbiamo giocato con la parola incurabile, oscurando il prefisso ‘in’ per dire chiaro e tondo che il cancro si cura”. La nuova frontiera si chiama oncologia molecolare che permette, dicono gli esperti, di giocare la partita contro il cancro su un’unica scacchiera. L’oncologo del futuro e’ colui che divide il suo impegno fra il laboratorio di ricerca e il reparto di diagnosi e cura o la sala operatoria. ”In questo modo – ha sottolineato Pinchera – alla ricerca scientifica possono bastare quattro mosse per dare scacco matto alle patologie neoplastiche: isolamento del tumore dall’ambiente che lo circonda, fatto di cellule che ‘involontariamente’ lo aiutano a crescere; attacco selettivo ai geni leader, che governano la formazione e lo sviluppo del cancro, per identificarli e neutralizzarli; impiego delle cellule staminali; sviluppo di un piano tecnologico capace di usare ogni possibile strumento per scovare anche i piu’ piccoli focolai di cellule tumorali presenti nell’organismo umano”.