Leucemia mieloide cronica, svolta nella terapia dopo 10 anni

ROMA – L’agenzia europea per i medicinali
(Ema) ha espresso parere favorevole per dasatinib nel
trattamento dei pazienti adulti con leucemia mieloide cronica
Philadelphia + (LMC Ph+) in fase cronica di nuova diagnosi.
Dasatinib, nato nei laboratori di Bristol-Myers Squibb,
rappresenta il primo nuovo trattamento per questa malattia
approvato in Europa dal 2001, quando fu introdotto imatinib
che fino a oggi ha costituito la terapia standard. Si tratta
di una svolta per questi pazienti, che ora dispongono di un
farmaco piu’ efficace di imatinib, con il vantaggio di
poterlo assumere una sola volta al giorno, senza necessita’
di digiunare. Il via libera dell’Ema si basa sui risultati
dello studio internazionale Dasision, pubblicato sul ”New
England Journal of Medicine”, dove in pazienti di nuova
diagnosi con Lmc Ph+ in fase cronica dasatinib ha dimostrato
una efficacia superiore nella risposta citogenetica completa
confermata al 12mo mese di trattamento rispetto a imatinib.
   ”Il profilo della leucemia mieloide cronica – spiega il
prof. Michele Baccarani dell’Universita’ di Bologna, lead
investigator di Dasision – e’ migliorato in maniera
sostanziale negli ultimi anni grazie all’introduzione delle
terapie mirate; la prevalenza di questa neoplasia sta
aumentando perche’ i pazienti vivono piu’ a lungo.
L’autorizzazione dell’Ema e i risultati dello studio Dasision
confermano il ruolo di dasatinib nel trattamento di prima
linea della leucemia mieloide cronica Philadelphia positiva
in fase cronica”.
   Lo studio e’ stato condotto su 519 pazienti, in 26 Paesi
inclusa l’Italia: a 259 e’ stato somministrato dasatinib e a
260 imatinib. I risultati relativi a 12 mesi di trattamento
sono stati presentati al Congresso Asco dello scorso giugno,
il massimo appuntamento americano di oncologia, e subito dopo
in Europa nella sezione ”Best Abstracts” del Congresso
della Societa’ Europea di Ematologia (EHA). E al Congresso
della Societa’ americana di Ematologia (ASH), che si e’
appena concluso a Orlando, sono stati presentati i dati a 18
mesi che hanno confermato la superiore efficacia di dasatinib
rispetto a imatinib.
   La Leucemia Mieloide Cronica Ph+ e’ una malattia rara,
ogni anno in Italia si registrano circa 1000 nuove diagnosi.
La sua incidenza aumenta con l’eta’ (solo nel 2% dei casi si
manifesta sotto i 20 anni d’eta’), rappresenta il 15% di
tutte le leucemie degli adulti e il 4% di quelle
dell’infanzia. Le cellule leucemiche sono caratterizzate
dalla presenza nel nucleo di un cromosoma anomalo, chiamato
cromosoma Philadelphia dalla citta’ dove e’ stato isolato la
prima volta, nel 95% dei casi. Questo cromosoma si forma per
fusione di due geni in due cromosomi diversi: il gene BCR del
cromosoma 9 e il gene ABL del cromosoma 22. Il gene ibrido
risultante (BCR-ABL) stimola la proliferazione delle cellule
leucemiche.

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