VERONA – La tiroide e’ l’acceleratore del nostro corpo e i ritmi frenetici di oggi ci portano a tenerlo troppo pigiato col rischio di ‘avaria’, infatti una persona su dieci in Italia ha problemi alla tiroide, e forse e’ solo la punta di un iceberg, la gran parte dei soggetti con disturbi tiroidei potrebbe infatti non esserne a conoscenza. Lo ha riferito il direttore di Chirurgia Endocrina del
Policlinico Gemelli di Roma, Rocco Bellantone, durante il congresso della Societa’ Italiana di Chirurgia (SIC), in corso a Verona. Il direttore ha fatto il punto sulla chirurgia della tiroide e sul nuovissimo intervento mininvasivo videoassistito che in 4-5 anni ha ridotto le complicanze della chirurgia
tiroidea di ben cinque volte. ”Oggi – spiega Bellantone – il nostro centro, con 1000 casi in 4 anni, e quello di Pisa di Paolo Miccoli che ha introdotto
l’intervento in Italia hanno la casistica piu’ grande al mondo per questo tipo di intervento che offre notevolissimi vantaggi per il paziente e si basa su un taglio di 2 centimetri contro i 10-12 richiesti nella chirurgia classica, una videocamera di 5 millimetri che invia a schermo un’immagine ingrandita di tre volte e strumenti piccoli per operare”. Ogni anno si operano in Italia di tiroide 40 mila persone, per il 20[[%]] si tratta di tumori maligni, poi vi e’ un’elevata frequenza del gozzo che e’ molto pericoloso perche’ puo’
danneggiare, comprimendoli, parti come esofago e trachea, e poi l’ipertiroidismo. I problemi alla tiroide, spiega Bellantone, rappresentano oggi una vera e propria malattia sociale per la loro diffusione, sono pero’ purtroppo sottovalutati e si tende ad imputare allo stress dei sintomi che in realta’ sono riconducibili a malfunzionamento della tiroide. Eppure ci sono dei sintomi chiave per riconoscere queste disfunzioni, precisa l’esperto: palpitazioni, intolleranza al caldo, insonnia. E fare la diagnosi e’ sempre piu’ facile, aggiunge, oggi con l’ago aspirato e le tecniche ecografiche si
possono scovare noduli di pochi millimetri mentre fino a due anni fa un nodulo era ‘invisibile’ se sotto i due centimetri. Una volta fatta la diagnosi si puo’ ricorrere all’intervento in endoscopia videoassistita con enormi vantaggi: ”complicazioni ridotte di 5 volte, riduzione di problemi
estetici dovuti al taglio, paratiroidi e corde vocali al sicuro, dimissioni rapide”. I risultati sono ottimi, conclude Bellantone, il 90[[%]] dei casi di tumore alla tiroide guarisce.
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