ROMA – ”Lo studio pubblicato sul Journal of the Cancer Institute per cui l’uso di alcune erbe cinesi contenenti acido aristolochico avrebbe effetti dannosi ai reni, dimostra che i trattamenti non convenzionali non sottoposti ad una severa valutazione scientifica possono determinare effetti collaterali nefasti”. A dichiararlo e’ stato Umberto Tirelli, direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano. Secondo Tirelli, l’acido aristolochico e’ una sostanza cancerogena, presente in diversi rimedi della medicina tradizionale cinese, che veniva usato contro i dolori mestruali, diuretici e purgativi. Ma la somministrazione di erbe considerate benefiche – ha avvertito – potrebbe provocare effetti dannosi come quelli rilevati negli oltre 174 mila controlli dello studio del Journal of the Cancer Institute e la cui analisi finale ha coinvolto 4594 pazienti nei quali si e’ riscontrato un maggior rischio di tumori del tratto urinario”. ”E’ necessario – ha continuato Tirelli – che tutti, pazienti e non, tengano conto degli effetti collaterali di sostanze considerate superficialmente benefiche e che le sottopongano alla dovuta valutazione scientifica prima del loro impiego. Viene da chiedersi – ha concluso – quante sostanze attualmente in uso dalla popolazione a scopo preventivo personale che non sono mai state sottoposte a controlli scientifici sono collegate ad effetti collaterali anche severi”.
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