Primo intervento in Italia di questo tipo Robot salva organi di un bimbo di due anni

Un tumore aggressivo è stato rimosso da un bimbo di due anni senza sacrificare alcun organo, ma anzi ripristinandone la funzionalità: tutto questo grazie all’utilizzo del robot da Vinci in sala operatoria nel Policlinico di Milano

Intervento record a Milano su un bimbo di 2 anni e mezzo malato di un tumore raro e aggressivo. I medici della Fondazione Policlinico, grazie all’aiuto di un chirurgo-robot, sono riusciti a rimuovere il cancro senza sacrificare alcun organo del piccolo paziente, ma anzi ne hanno ripristinato la funzionalità.

 “E’ il primo intervento in Italia di questo tipo” quella di Luca, che era effetto da un grosso tumore che coinvolgeva prostata, vescica e diversi linfonodo: un ‘rabdomiosarcoma embrionale’, un tumore raro e aggressivo che colpisce nella prima infanzia.

Dopo nove mesi di cura con chemioterapia  e radioterapia per ridurre il più possibile la massa tumorale, gli specialisti, guidati da Gianantonio Manzoni, direttore dell’Urologia pediatrica del Policlinico di Milano, hanno eseguito una ‘cisto prostatectomia parziale per via robotica laparoscopica assistita’: hanno cioè rimosso il tumore preservando i tessuti sani e salvando la funzionalità degli organi coinvolti. L’intervento è stato eseguito con il robot da Vinci dal chirurgo urologo Bernardo Rocco.

L’applicazione della chirurgia robotica anche in urologia pediatrica “è un ambito di altissima specializzazione – ha spiegato Manzoni – che richiede necessariamente la presenza di centri di eccellenza in cui coesistano competenze nell’ambito dell’urologia sia dell’adulto sia del bambino. Centralizzare le risorse per il trattamento delle patologie più complesse è quindi indispensabile, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, e in cui è ancor più necessario riuscire a contenere i costi della sanità pubblica”. 

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