Sanità: Policlinico di Milano, TAC/PET dimezza tempo e farmaci. Prima macchina del genere in Europa

MILANO – Precisione millimetrica delle immagini, massima risoluzione, enorme velocita’ di scansione che permette di eseguire l’esame dell’intero corpo in soli cinque minuti, e riducendo al minimo le dosi di farmaco radiotracciante somministrato al paziente.
Sono le caratteristiche di ‘Biograph 64’, il primo sistema installato in Europa che unisce una PET e una Tac a 64 strati, inaugurato stamani a Milano nel Padiglione Granelli della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico alla presenza del Presidente della Fondazione, Carlo Tognoli.
L’aspetto innovativo di questa soluzione tecnologica – ha commentato Paolo Gerundini, direttore dell’Unita’ di Medicina Nucleare, consiste nella ‘fusione di immagini’ prodotte da due diverse tecnologie, Tac e Pet, l’una capace di ‘fotografare’  anatomicamente l’organo e la lesione; l’altra, in grado di ‘seguire’ nell’organismo la funzionalita’ dell’organo lesionato.
”Individua lesioni – ha precisato Gerundini – che sono talvolta non rilevabili dalle stesse due metodologie applicate separatamente”.
Il salto di qualita’ in avanti e’ grande: ad esempio, nel caso di un’ ischemia (cioe’ la riduzione dell’apporto di sangue a causa del restringimento di un vaso) ”il radiologo, con la Tac 64 – dice Gerundini – vede bene anatomicamente la lesione che ne e’ la causa. Questo apparecchio che fonde l’immagine Tac con la Pet, dice anche se l’intervento previsto per ristabilire il flusso di sangue funziona oppure no”.
La Pet, pero’, e’ basata sulla somministrazione di farmaci radioattivi, che consentono di seguire nell’organismo la funzionalita’ di organi normali e patologici. Il ‘Biograph 64’, dotato di una particolare tecnologia (True V), permette di ridurre la dose di radiofarmaco e di ridurre anche i tempi di scansione, ”pur con la migliore risoluzione anatomica e la massima accuratezza diagnostica soprattutto in oncologia”.
L’apparecchio e’ costato circa 2,5 milioni di euro e ogni esame riceve un rimborso di 1100 euro dalla Regione. Ma la maggiore velocita’ di scansione permetterebbe – dice Gerundini – di raddoppiare il numero di esami in un anno, dai 2000 della ‘vecchia’ Pet (installata nel 1998) a 4000, dimezzando cosi’ i tempi di ammortamento dell’ investimento. Per questo il primario chiede alla Regione Lombardia la possibilita’ di sforare il tetto del numero massimo annuale degli esami rimborsabili.

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