ROMA – A 23 anni dallo scoppio del quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina il cancro continua a uccidere. E proprio in occasione dell’anniversario dell’esplosione, che ricorre il prossimo 26 aprile, l’Associazione umanitaria Soleterre promuove l’apertura della prima casa di accoglienza per i bambini malati e per le loro famiglie, che permettera’ tempi piu’ brevi di ospedalizzazione e l’accesso alle cure mediche in day hospital. Attualmente, spiega l’Associazione, in Ucraina, a differenza degli altri stati europei, i bambini malati trascorrono lunghissimi periodi, da i 6 a i 18 mesi, in ospedale con le loro famiglie in condizioni di forte disagio psicologico e sociale. “Finalmente questa casa permettera’ ai piccoli di evitare lunghi periodi di ospedalizzazione – afferma Damiano Rizzi, presidente di Soleterre – inoltre, garantira’ a loro e ai rispettivi genitori di soggiornare in una struttura di tipo familiare, dove saranno seguiti da un’equipe di specialisti”. I tassi di sopravvivenza dei bambini ucraini colpiti da tumore, sottolinea Soleterre, sono notevolmente piu’ bassi rispetto ai coetanei europei. In Europa i tassi medi di mortalita’ raggiungono 3 minori su 10, in Ucraina 6 su 10: esattamente il doppio. A cio’ si aggiunge che il peggioramento del livello di radiazioni dopo l’esplosione nucleare di Chernobyl ha influito negativamente sulla frequenza di tumori al cervello nei bambini di eta’ infantile. Si e’, infatti, avuto un incremento pari a 2,3 volte del numero di malati e pari a 6,2 volte dei bambini in eta’ infantile. Non solo, denuncia ancora l’associazione, la gravissima crisi finanziaria che sta colpendo il Paese ha comportato drastici tagli alla spesa pubblica per la sanita’, andando a ridurre la dotazione minima di medicinali e materiali di consumo alle strutture ospedaliere, gia’ normalmente carenti di tutto. Nel primo trimestre del 2009 la riduzione e’ calcolata pari al 75% rispetto ai fondi erogati l’anno precedente: lo scorso mese di gennaio lo stanziamento statale e’ stato di 2.754 euro per un intero reparto di neurochirurgia che effettua 30 operazioni al cervello al giorno. Dal 2003 Soleterre interviene nella capitale Kiev a sostegno di oltre 2.000 bambini malati di cancro ricoverati nei reparti pubblici pediatrici di Oncologia e Neurochirurgia e delle loro famiglie, spesso provenienti dalle regioni periferiche del Paese: bambini e genitori sono obbligati a vivere in reparto non potendosi permettere soluzioni alternative. Soleterre e’ un’organizzazione umanitaria Onlus che interviene all’estero e in Italia per garantire l’applicazione dei diritti inviolabili degli individui. Con proprio personale eroga servizi sanitari, educativi e garantisce alimentazione principalmente a bambini e donne che si trovano in uno stato di poverta’ assoluta. Per informazioni su come sostenere i progetti di Soleterre si puo’ chiamare il numero verde 800.90.41.81 o visitare il sito www.soleterre.org.
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