Cittadinanzattiva:Pediatri italiani sono poco accoglienti

ROMA – Pediatri poco accoglienti. E’ la lamentela più diffusa raccolta dall’associazione Cittadinanzattiva tra chi si rivolge alla sanit? italiana. Secondo il rapporto Pit (Progetto integrato di tutela) Salute 2008, sono infatti proprio i medici dei bambini a essere segnalati per la ‘carenza di umanizzazione’ (32%), seguiti dai medici di medicina generale (25%) e da quelli della riabilitazione ambulatoriale. L’esigenza di maggior garbo ed interesse nei confronti dei pazienti ? sentita in 10 regioni sulle 19 che sono state coinvolte nella stesura del rapporto. "Il tema su cui quest’anno vogliamo porre l’accento – spiega Francesca Moccia, coordinatore nazionale del tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva – ? la scarsa umanizzazione delle cure, le difficolt? nel rapporto tra medico e paziente, la poca attenzione alla cura della persona e al rispetto della dignit?. Questo fenomeno – sottolinea ? assume dimensioni rilevanti quando si affronta il tema dei sospetti errori nella pratica medica e assistenziale, che pur confermandosi come prima voce nelle segnalazioni che ci giungono dai cittadini, in maniera crescente sono frutto di un pessimo rapporto tra cittadini e personale sanitario e di una cattiva comunicazione". In quasi un caso su cinque, infatti, le segnalazioni giunte riguardano presunti errori medici o diagnostici, confermandosi come il principale problema segnalato dai cittadini. Tra le tipologie di sospetti errori figurano gli interventi (53%) e le diagnosi errate (26%). La gran parte si registra in strutture pubbliche (88%). Sette le aree specialistiche maggiormente interessate da presunti errori medici: ortopedia (17,5%), oncologia (13,9%), ginecologia e ostetricia (7,7%), chirurgia generale e oculistica (5,4%), odontoiatria (5,2%), emergenza e pronto soccorso (2,8%). Sul totale delle segnalazioni, solo 28 cittadini su 100 richiedono specifica consulenza medico legale in vista di una eventuale azione legale. Mentre la gran parte dei cittadini (72%) desidera principalmente segnalare l`accaduto e ottenere informazioni, orientamento e tutela. Secondo il dossier uno dei problemi più gravi, in particolare al Sud, soprattutto in Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata, ? quello delle lunghe liste d’attesa, spesso incompatibili con le necessit? diagnostiche e terapeutiche. Tra i casi limite segnalati, due anni per una ecocolordoppler, un anno e mezzo per una mammografia, un anno per una ecografia al seno o per una visita cardiologica. Una attenzione particolare meritano i tempi di attesa per la invalidit? civile dei cittadini con patologia oncologica. Per la visita si aspettano dai 30 ai 210 giorni, con punte di 365 giorni a Salerno. Per la ricezione del verbale si pu? aspettare tra i 120 e i 330 giorni e per l’erogazione effettiva dei benefici bisogna aggiungere oltre 120 giorni di ulteriore attesa. Nella classifica delle Regioni in cui segnalano i principali problemi con le procedure di invalidit?, ? la Campania a ottenere il poco meritevole primo posto, seguita da Molise, Sicilia, Sardegna. Liguria, Puglia e Piemonte.la

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