Gli adolescenti hanno meno possibilità di sopravvivere al cancro

Per questo, all’Istituto Nazionale dei Tumori, sono nati per gli adolescenti malati progetti specifici con il duplice obiettivo clinico e di supporto
Adriano Palazzolo
Gli adolescenti hanno meno possibilità di sopravvivere al cancro, anche se oggi un numero sempre maggiore di giovani sopravvive al cancro rispetto al passato.
Il nuovo studio europeo condotto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori (EUROCARE-5), riferito al periodo compreso tra il 2000 e il 2007 e pubblicato nelle scorse settimane sulla rivista The Lancet Oncology, dimostra però che, in molti casi, gli adolescenti e i giovani adulti hanno una minore possibilità di sopravvivere rispetto ai bambini e, in alcuni casi, anche rispetto agli adulti.
Per questo, all’Istituto Nazionale dei Tumori, sono nati per gli adolescenti malati progetti specifici con il duplice obiettivo clinico e di supporto.
Le differenze nella sopravvivenza tra i gruppi di età, secondo quanto studiato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori, sono dovute a una serie di fattori, tra cui ritardi nella diagnosi e nella cura, mancanza di linee guida sul trattamento e studi clinici specifici per adolescenti e giovani adulti, e infine diversità nella biologia dei tumori.
“La buona notizia è che il numero di bambini, adolescenti e giovani adulti che sopravvivono per almeno 5 anni dopo la diagnosi è aumentato costantemente nel corso del tempo in Europa – spiega Annalisa Trama, medico ricercatore della struttura di Epidemiologia Valutativa dell’Istituto Nazionale dei Tumori che ha guidato lo studio -. In tutti i tumori il livello di miglioramento è simile in questi gruppi di età”.
“Tuttavia – aggiunge la dottoressa Trama – gli adolescenti e i giovani adulti hanno meno probabilità di guarire rispetto ai bambini, ad esempio per i tumori del sangue come leucemie e linfoma non-Hodgkin (NHL)”.
I tassi di sopravvivenza, per tutti i tumori considerati insieme, nascondono differenze tra tumori specifici.
La sopravvivenza è significativamente peggiore per adolescenti e giovani adulti rispetto ai bambini per otto tipi di cancro: leucemie linfoidi acute (55,6% vs 85,8%), leucemie mieloidi acute (49,8% vs 60,5%), linfoma di Hodgkin (92,9% vs 95,1%), NHL (77,4% vs 83,0%), astrocitomi (tipi di tumore al cervello, 46,4% vs 61,9%), il sarcoma di Ewing dell’osso (49,3% vs 66,6%), rabdomiosarcoma (cancro dei tessuti molli come il muscolo, 37,8% vs 66,6%), e osteosarcoma (il tipo più comune di tumore osseo, 61,5% vs 66,8%).
Rispetto agli adulti, nello studio è risultato che ci sono solo due tipi di cancro per i quali gli adolescenti e giovani adulti sono “in svantaggio” in termini di sopravvivenza – cancro del seno (83,5% vs 87,0%) e della prostata (79,9% vs 89,8).
Gli autori sottolineano che questa analisi precede le iniziative degli ultimi anni, nate per migliorare prognosi e trattamento per adolescenti e giovani adulti che sono state attuate in diversi paesi europei.
Nel reparto di Pediatria dell’Istituto Nazionale dei Tumori, da alcuni anni è attivo un programma specifico, il Progetto Giovani, rivolto agli adolescenti e ai giovani malati di tumore.

ilgiornale.it 27.6.16

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