PALERMO – Su 560 mila parti l?anno in Italia 5 mila sono le donne che scelgono la conservazione autologa del cordone ombelicale: cioe? che decidono di destinare le cellule staminali, contenute nel cordone, solo a loro stesse o ai propri consanguinei. Mentre 1.200 sono le mamme che optano per quella ?eterologa?, mettendo le cellule a disposizione della collettivita?. Sono alcuni dei dati emersi durante il convegno ?Cellule staminali: applicazioni nel presente e prospettive del futuro? che si e? svolto a Palermo al centro ?Andros day surgery?. La conservazione autologa, a pagamento, e? praticata dall?unica biobanca privata di San Marino e ha un costo di 2 mila euro, mentre l? eterolog, che e? gratuita, viene effettuata dal servizio sanitario nazionale nei 16 laboratori definiti ?banche del cordone?. ?Quelli italiani sono numeri molto bassi – dice Giuseppe Mucci, amministratore delegato del Bioscience Institute – perche?, ad esempio, nel caso della conservazione autologa si tratta di cifre pari all?1[%] del potenziale?. ?Cio? dipende – aggiunge – dalla mancanza di informazione e conoscenza sui benefici della donazione delle cellule staminali?. ?Per quanto riguarda la conservazione eterologa- continua -anche in questo caso l?Italia si trova in una posizione non gratificante rispetto gli altri Paesi europei dove ci sono percentuali piu? alte?. Con l?approvazione da parte del Parlamento del ?decreto milleproroghe?, che modifica la normativa sulla conservazione delle cellule staminali, ?il tema della raccolta del sangue del cordone ombelicale – prosegue Mucci – ridiventa una questione centrale per la ricerca scientifica in Italia, ma soprattutto per l?intero sistema sanitario?. Per questo bisogna ?lavorare sull?informazione e sensibilizzazione per cercare di ?attivare? sia gli enti, pubblici e privati – conclude -, ma soprattutto le donne. Le mamme devono prendere coscienza di avere un grande tesoro e che, invece di buttarlo via, conservandolo potrebbero aiutare a curare patologie come i tumori maligni, le immunodeficienze, le malattie del sangue e gli ?errori? congeniti del metabolismo?.
Progetto F.A.R.O. Fuori dall’ospedale: Aiuto, Risorse e Orientamento per famiglie con bambini e adolescenti oncologici
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