Sanita’: donata macchina dei gelati al reparto chemioterapia del Rizzoli

BOLOGNA – C’e’ un acquario in corridoio, tanti disegni alle pareti, tendine colorate alle finestre delle camere. E adesso anche una macchina del gelato, donata dalla azienda Carpigiani. Un nuovo elemento che contribuisce a rendere speciale il reparto di Chemioterapia del Rizzoli, diretto da Stefano Ferrari. Vi sono ricoverati bambini e ragazzi con tumori delle ossa, malattie che colpiscono  soprattutto i giovani sotto i 18 anni.
La cura richiede ricoveri ripetuti per cicli di chemioterapia per periodi che possono arrivare fino all’anno di durata. Un ambiente il meno possibile ”ospedaliero” diventa elemento importante nel difficile percorso di questi pazienti.
Il Gruppo Carpigiani, cogliendo questo aspetto, ha donato una delle sue macchine al Rizzoli, con l’auspicio espresso dall’amministratore delegato Gino Cocchi che ”dei cento milioni di gelati Carpigiani prodotti ogni giorno in tutto il mondo dalle nostre macchine, ce ne sia qualche decina che possa portare un sorriso a bambini e ragazzi coraggiosi e a operatori sanitari con compiti impegnativi, anche emotivamente”.
La gestione della macchina e’ affidata a un infermiere, appositamente istruito, ma l’accesso e’ libero: e’ stata posizionata nella ”Cucina delle mamme”, lo spazio attrezzato a disposizione dei genitori dei ricoverati.
”Un regalo apprezzatissimo da tutti in reparto” dice il direttore della Chemioterapia Stefano Ferrari. ”E’ un significativo ‘contatto’ tra due realta’ del nostro territorio come la Carpigiani e il Rizzoli, apparentemente lontane, ma accomunate dalla notorieta’ internazionale guadagnata con l’eccellenza dei risultati, ognuna nel suo campo”.

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