Tumori: scopritrice vaccino anti-hpv, trattare anche bambini

CATANIA – ”La disponibilita’ del vaccino contro l’HPV portera’ ad una drastica riduzione dell’infezione e quindi dei casi di carcinoma della cervice. Credo che non solo le bambine ma anche i bambini debbano essere vaccinati per ottenere una maggiore copertura, dato che il virus infetta l’epitelio genitale maschile con la stessa facilita’ con cui infetta quello femminile”. Lo ha detto a Catania Maria Saveria Campo, la ricercatrice siciliana dal 1979 responsabile dell’equipe di studiosi che ha messo a punto il vaccino contro il tumore del collo dell’utero. Campo, che dal 1969 lavora in Gran Bretagna, stamattina nel Museo Diocesano ha tenuto una lectio magistralis sul vaccino anti Hpv in occasione della presentazione da parte dell’Ausl 3 dei primi dati sull’adesione alla campagna di vaccinazione varata dall’Azienda. Il servizio di epidemiologia dell’Ausl 3 ha somministrato finora la prima dose del vaccino contro il tumore del collo dell’utero ad oltre 2.500 ragazze sulle 6.616 nate nel 1996 a Catania e in provincia. Solamente in Sicilia vengono diagnosticati ogni anno da 500 a 700 nuovi casi di Hpv, di cui il 40[%] mortali.   ”La vaccinazione anti-Hpv – ha detto il direttore generale dell’Ausl 3 Antonio Scavone – e’ destinata a cambiare, nel prossimo ventennio, lo scenario della mortalita’ per cause oncologiche nella donna; basti pensare che il papilloma virus e’ presente nel 99,7[%] dei casi di cancro al collo dell’utero e ogni anno, in Italia, causa la morte di circa mille donne”.

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