COPENAGHEN – Che il cancro al seno sia in alcuni casi dovuto a dei fattori ereditari si sapeva gia’ da tempo, ma i risultati di una nuova ricerca condotta in Svezia indicano che i fattori ereditari intervengono anche nel definire le possibilita’ di morire o di sopravvivere a questo terribile tumore.
Quando una donna entro i primi 5 anni muore a causa di un cancro alla mammella le sue figlie e le sue sorelle, secondo la ricerca, corrono un rischio molto forte, superiore del 60-80 per cento, di morirne anche loro nel caso dovessero contrarre lo stesso male. Al contrario, una figlia ha buone probabilita’ di sopravvivere al tumore, circa il 91[%], se la madre e’ rimasta in vita per almeno 5 anni dopo aver contratto questo tipo di cancro.
A queste conclusioni sono giunti i ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma dopo aver seguito alcune migliaia di donne svedesi che hanno avuto diagnosticato il tumore alla mammella fra il 1961 e il 2001. Fra queste i ricercatori hanno studiato il destino di 2.787 coppie madre-figlia e di 831 sorelle affette dal cancro al seno. Il medico che ha guidato la ricerca, il dr. Mikael Hartman ha riferito oggi al quotidiano Politiken che il prossimo passo sara’ quello di arrivare a comprendere che cosa esattamente si venga ad ereditare.
Se e’ la struttura biologica della tumescenza cancerosa, se e’ il modo in cui ciascuno regisce o non reagisce alle cure o se una spiegazione si possa trovare nelle capacita’ di combattere il male da parte del sistema immunitario. Naturalmente ad accrescere le possibilita’ di morire intervengono anche altri fattori, come ad esempio le cure ormonali. Comunque, secondo il dr. Hartman, i nuovi risultati potranno essere utili alle pazienti cui venga diagnosticato il cancro al seno e al personale che le cura.
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